Disegni di Rocky Mountain

Apr 17, 2024

La prima e-MTB che funziona davvero come una mountain bike, afferma l'azienda

Di Colin Levitch

Pubblicato: 30 maggio 2017 alle 21:00

La squadra canadese Rocky Mountain è salita a bordo del treno e-MTB con la sua nuova bici da trail a pedalata assistita Altitude Powerplay.

Sebbene non manchino le e-MTB lanciate su base settimanale, la maggior parte si basa su un sistema di trasmissione Bosch o Shimano, tuttavia per l'Altitude, Rocky Mountain si è impegnata a progettare il proprio sistema di pedalata assistita.

"Invece di affidarci a un ingombrante sistema standardizzato, ci siamo impegnati da soli per ridefinire la categoria", ha affermato Alex Cogger, direttore della linea di prodotti Rocky Mountain.

“Il sistema Powerplay è il risultato della progettazione di un motore elettrico per le esigenze di sospensione e geometria delle vere mountain bike; infatti la geometria e i punti di articolazione dell'Altitude Powerplay sono identici a quelli della nuova Altitude. Secondo noi questa è la prima bici elettrica che funziona davvero come dovrebbe fare una mountain bike”.

Nell'ampia area del movimento centrale è alloggiato un motore brushless trifase, due pulegge folli, un anello di trasmissione, la corona e una guarnitura standard. La scatola del movimento centrale fa parte del telaio, non dell'unità di trasmissione, che secondo il marchio migliora la rigidità e previene scricchiolii e usura.

Questo design posiziona inoltre il motore davanti alla pedivella, il che ha consentito a Rocky Mountain di mantenere i foderi orizzontali corti e di stabilire un baricentro basso e avanzato. Significa anche che tutti gli articoli soggetti a usura, compreso il movimento centrale PF92, sono riparabili con gli strumenti standard da officina.

Dato che Rocky Mountain ha progettato il sistema Powerplay, non sorprende che affermi di offrire una coppia ai vertici della categoria, un'enorme capacità della batteria e un funzionamento ultra silenzioso.

Il marchio ha combinato un motore da 48 V con una batteria agli ioni di litio da 632 o 500 wattora che si dice raggiunga l'80% della capacità di carica in due ore. Il marchio canadese afferma inoltre che il design Powerplay crea meno resistenza quando il motore non è innestato.

Rocky Mountain ha optato per un'interfaccia "senza display" che utilizza un semplice telecomando che consente di scorrere le modalità di assistenza e mostra anche la durata rimanente della batteria.

Per coloro che cercano qualche informazione in più, c'è l'app eBikeMotion per iOS e Android che si connette tramite Bluetooth e consente la personalizzazione del sistema, stime di raggiungimento, monitoraggio della corsa e altro ancora.

Disponibile in tre specifiche, l'ammiraglia Altitude Powerplay Carbon 90 presenta un telaio e un forcellone interamente in carbonio, mentre i due inferiori presentano un triangolo anteriore in carbonio e un triangolo posteriore in lega.

Come l'Altitude non assistita, la bici si basa su ruote da 27,5 pollici con spaziatura del mozzo Boost e gomma da 2,5 pollici, anche se il marchio afferma che è compatibile con pneumatici 26+ (26×3.0).

Ci sono 150 mm di schiacciamento nella parte posteriore e 160 mm nella forcella, sebbene la cinematica delle sospensioni per la versione Powerplay sia stata aggiornata per compensare la coppia extra sulla catena proveniente dal motore.

L'Altitude Powerplay ottiene anche il passaggio dei cavi interni a tutta lunghezza, incluso il reggisella telescopico, i freni post mount da 180 mm e, come menzionato da Cogger, la bici vede la stessa geometria dell'Altitude standard.

È interessante notare che Rocky Mountain conferisce all'Altitude Powerplay l'adesivo "Made in Canada", ma per il momento sarà disponibile solo in Europa. Il prezzo sarà annunciato e la disponibilità limitata inizierà a luglio 2017.

Originario di Denver, Colorado, Colin ora risiede sulla Gold Coast in Australia. Laureato in comunicazione, Colin si concentra sul mondo dei media degli sport d'avventura. Proveniente dallo sci, suo padre, un ex professionista europeo, lo ha convinto a provare le gare critiche collegiali. Anche se i suoi calzini luminosi dicono che sia un vero roadie, spesso lo si trova ad esplorare singletrack o sfrecciare su una strada sterrata.

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